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06 novembre 2006

La Sentenza: Saddam Hussein condannato a morte

L'ex presidente iracheno Saddam Hussein è stato riconosciuto colpevole per lo sterminio di 148 sciiti a Dujail nel 1982 e condannato all'impiccagione dall'Alta Corte Penale irachena. Il rais ha tentato più volte di interrompere la sentenza letta dal giudice, gridando "lunga vita all'Iraq", "Dio è grande. Vita per la gloriosa nazione e morte ai suoi nemici".

Stessa sentenza di morte hanno ricevuto anche il fratellastro di Saddam ed ex responsabile dei servizi di intelligence, Barzan Ibrahim al Tikriti, e l'ex capo del tribunale rivoluzionario, Awad Hamed al-Bandar. La pena dell'ergastolo è stata comminata all'ex vice presidente iracheno Taha Yassin Ramadan, mentre altri tre coimputati, Abdullah Kazim Ruwayyid, Mizhar Abdullah Ruwayyid e Ali Dayih Ali, dovranno scontare una pena detentiva di 15 anni. Unico assolto per insufficienza di prove, Mohammed Azawi Ali, responsabile del partito Baath nella regione di Duijal al tempo della strage.

L'ex dittatore e i co-imputati sono giudicati per la morte, negli anni Ottanta, di 148 sciiti del villaggio di Dujail, sessanta chilometri a nord di Baghdad, uccisi nei mesi e negli anni successivi a un fallito attentato al convoglio dell'ex presidente in questo villaggio durante una visita nel 1982. Il presidente dell'Alta corte penale irachena, Raouf Adbul-Rahman, a inizio seduta ha espulso dall'aula Ramsey Clark, ex ministro della Giustizia statunitense e capo del collegio difensivo internazionale di Saddam Hussein. Saddam, chiaramente scosso, ha ascoltato la sentenza in piedi, urlando contro la Corte.

Subito dopo il pronunciamento del tribunale, sono scoppiati incidenti a nord di Baghdad, nel distretto sunnita di Azamiyah. Prima di Saddam era stato Awad Hamed al Bandar ad inveire contro i giudici, urlando "Allah è grande" prima di essere espulso dall'aula. Dopo il verdetto di oggi, una procedura d'appello sarà avviata automaticamente per gli eventuali condannati a morte o all'ergastolo, cosa che potrebbe ritardare di molti mesi l'esecuzione della sentenza.

Secondo gli statuti del tribunale iracheno, creato nel dicembre 2003, l'appello è consentito infatti a tutti gli imputati e al procuratore generale ma dovrà essere motivato da un errore di procedura o da qualche violazione del diritto. Appena presentato, il ricorso in appello sarà preso in esame dalla Camera d'Appello del tribunale, composta da nove giudici. Se la corte riterrà l'appello fondato, dovrà avere luogo un nuovo processo. In caso di ratifica della decisione presa in prima istanza, invece, la sentenza dovrà essere applicata entro 30 giorni, secondo gli statuti del tribunale. Per i casi di condanna a morte, il decreto d'esecuzione dovrà essere firmato dal Presidente della Repubblica o dai suoi vicepresidenti.

"Per quanto riguarda gli altri processi, il tribunale procederà solo rispetto agli imputati ancora vivi, poiché coloro che sono stati giustiziati non possono più essere perseguiti", ha indicato il procuratore generale Jaafar al Mussaui. Gli statuti precisano inoltre che nessuna autorità, nemmeno il presidente della Repubblica, può utilizzare il diritto alla Grazia né permutare le pene pronunciate dal tribunale. In luglio, Saddam Hussein aveva resa nota la sua preferenza per la fucilazione. "Ricordate che Saddam era un soldato e che qualora fosse condannato a morte, dovrà essere fucilato e non impiccato", aveva detto l'ex presidente, parlando di sé alla terza persona.

1 Comments:

  • Sono daccordo con te sul fatto che solo Dio può togliere la vita però SE nascerà una democrazia in iraq sarà una democrazia appunto legata a quel popolo, e li la pena di morte è una cosa normale e accettata dalla maggior parte della popolazione, non possiamo pretendere che diventino come noi, del resto anche milosevic se non moriva prima in carcere probabilmente sarebbe stato condannato a morte, quindi in piena europa, seza parlare di alcuni stati americani..........quindi diamogli tempo, alla fine capiranno anche loro non possiamo contiuare a imporgli la democrazia, devono crearsela loro adesso.

    By Blogger Webmaster, at 07 novembre, 2006 15:01  

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